Progetto Domus http://www.progettodomus.unict.it Tue, 18 Feb 2014 11:56:57 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.7.1 Recepimento Intesa Stato-Regioni 25 luglio 2012 “Definizione dei requisiti minimi e delle modalità organizzative necessarie per l’accreditamento delle strutture assistenziali ai malati in fase terminale e delle unità di cure palliative e della terapia del dolore http://www.progettodomus.unict.it/recepimento-intesa-stato-regioni-25-luglio-2012-definizione-dei-requisiti-minimi-e-delle-modalita-organizzative-necessarie-per-laccreditamento-delle-strutture-assistenziali-ai-malati-in-fase-termi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=recepimento-intesa-stato-regioni-25-luglio-2012-definizione-dei-requisiti-minimi-e-delle-modalita-organizzative-necessarie-per-laccreditamento-delle-strutture-assistenziali-ai-malati-in-fase-termi http://www.progettodomus.unict.it/recepimento-intesa-stato-regioni-25-luglio-2012-definizione-dei-requisiti-minimi-e-delle-modalita-organizzative-necessarie-per-laccreditamento-delle-strutture-assistenziali-ai-malati-in-fase-termi/#comments Tue, 18 Feb 2014 11:56:15 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/?p=240 Scarica PDF parte 1
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Trattamento a domicilio dei pazienti affetti da AIDS e patologie. Interventi in attuazione D.P.R. 14-9-1991 e D.M. 13-9-1991 (Delibera di Giunta n. 3238 del 29-6-1995) http://www.progettodomus.unict.it/trattamento-a-domicilio-dei-pazienti-affetti-da-aids-e-patologie-interventi-in-attuazione-d-p-r-14-9-1991-e-d-m-13-9-1991-delibera-di-giunta-n-3238-del-29-6-1995/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=trattamento-a-domicilio-dei-pazienti-affetti-da-aids-e-patologie-interventi-in-attuazione-d-p-r-14-9-1991-e-d-m-13-9-1991-delibera-di-giunta-n-3238-del-29-6-1995 http://www.progettodomus.unict.it/trattamento-a-domicilio-dei-pazienti-affetti-da-aids-e-patologie-interventi-in-attuazione-d-p-r-14-9-1991-e-d-m-13-9-1991-delibera-di-giunta-n-3238-del-29-6-1995/#comments Tue, 18 Feb 2014 11:33:00 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/?p=237 Scarica il PDF

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Le forme di assistenza domiciliare attivabili http://www.progettodomus.unict.it/le-forme-di-assistenza-domiciliare-attivabili/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=le-forme-di-assistenza-domiciliare-attivabili http://www.progettodomus.unict.it/le-forme-di-assistenza-domiciliare-attivabili/#comments Sat, 08 Feb 2014 12:46:08 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/?p=226 Le forme di assistenza domiciliare attivabili sono:

  • Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
    È una forma assistenziale finalizzata al mantenimento al domicilio di malati in alternativa al ricovero ospedaliero o in residenza sanitaria. Questa forma di assistenza è prevista dalla convenzione dei Medici di Medicina Generale (MMG) e viene attivata dal MMG anche su proposta dell’ospedale. E attuabile per malattie di una certa complessità e richiede un programma di assistenza integrato tra le diverse figure professionali, medico di famiglia, infermiere, eventualmente dell’assistente sociale e domiciliare, e, a giudizio del medico curante, di specialisti per valutare problemi di particolare complessità. Il medico di medicina generale è il responsabile clinico di tale forma assistenziale.
  • Assistenza Domiciliare Integrata – Cure Palliative (al momento per ildistretto Trento – Valle dei Laghi e per il distretto della Vallagarina, Giudicarie e Rendena, Alta Valsugana, Bassa Valsugana e Tesino, Primiero, Val di sole)
    È una forma assistenziale dedicata a pazienti con malattia neoplastica in fase avanzata. E’ attivata dal Medico di Medicina Generale anche su proposta dell’ospedale.
    Obiettivo dell’assistenza è il mantenimento a domicilio sostenendo la migliore qualità di vita possibile per il paziente, mediante il controllo del dolore e degli altri sintomi legati alla malattia nonché il sostegno alla famiglia.
    In ogni aspetto dell’assistenza è prioritario il rispetto della volontà del paziente e della famiglia. Responsabile clinico del paziente è il medico di famiglia (MMG) che condivide l’approccio terapeutico – assistenziale con il medico e l’infermiere del servizio cure palliative. Prevede interventi domiciliari del medico di famiglia, dello specialista palliativista, dell’infermiere, e, qualora la famiglia lo richieda, delle assistenti domiciliari coordinate dall’assistente sociale. Se i curanti ne ravvisano l’indicazione è attivabile lo psicologo per supporto al paziente e/o ai familiari. Su richiesta della famiglia può essere presente un volontario coordinato dalla Lega Trentina Tumori. E’ prevista inoltre, in base alle necessità, la fornitura di materiali di medicazione, di ausili necessari per l’assistenza e di farmaci per trattamenti urgenti.
  • Assistenza Domiciliare Programmata (ADP)
    è un programma di assistenza attuato dal medico di famiglia e/o dall’infermiere e indicato per pazienti non deambulanti, per lo più affetti da patologie degenerative croniche stabilizzate e semplicemente assistibili a domicilio con visite programmate periodiche del medico di medicina generale e/o dell’infermiere. E’ una tipologia di assistenza prevista dalla convenzione dei medici di medicina generale con l’obiettivo di tenere sotto controllo l’andamento della malattia mediante visite
    periodiche. Responsabile clinico del paziente è il medico di medicina generale.
  • Interventi occasionali dell’infermiere
    In caso di malattie che impediscono l’accesso all’ambulatorio infermieristico (persone con fratture, anziani con gravi problemi di deambulazione…) l’infermiere può effettuare, previa prescrizione del medico curante, interventi domiciliari occasionali, quali medicazioni, prelievi di sangue programmati. Per l’esecuzione di tecniche assistenziali quali: medicazioni semplici, somministrazione di farmaci come insulina o anticoagulanti per via sottocutanea, controllo della glicemia, misurazione della pressione arteriosa viene privilegiato l’addestramento dei pazienti e dei familiari.
  • Ambulatori infermieristici
    Le persone ambulabili possono recarsi presso gli ambulatori infermieristici negli orari di apertura per prestazioni prescritte dai medico curante quali medicazioni, terapie iniettabili, addestramento per controlli della pressione arteriosa e glicemia.L’infermiere è disponibile inoltre a dare informazioni sulla tipologia dei servizi attivabili a domicilio.
  • L’hospice
    L’hospice è parte integrante della rete delle cure palliative, rappresenta un’alternativa al ricovero ospedaliero per gli utenti in fase terminale per i quali non è possibile garantire un’adeguata assistenza a domicilio. E’ collocato presso il 4° piano del presidio ospdaliero di Villa Igea in via Malta a Trento ed è dotato di 7 posti letto.
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Direttive provinciali 2014 per la gestione dei Centri Diurni e per il servizio di assistenza domiciliare denominato SAD in ADI e ADI- CP http://www.progettodomus.unict.it/direttive-provinciali-2014-per-la-gestione-dei-centri-diurni-e-per-il-servizio-di-assistenza-domiciliare-denominato-sad-in-adi-e-adi-cp/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=direttive-provinciali-2014-per-la-gestione-dei-centri-diurni-e-per-il-servizio-di-assistenza-domiciliare-denominato-sad-in-adi-e-adi-cp http://www.progettodomus.unict.it/direttive-provinciali-2014-per-la-gestione-dei-centri-diurni-e-per-il-servizio-di-assistenza-domiciliare-denominato-sad-in-adi-e-adi-cp/#comments Sat, 08 Feb 2014 12:43:15 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/?p=223 Dal 1° gennaio 2012 i Centri Diurni per anziani e la gestione delle ore del servizio di assistenza domiciliare SAD inserito in una piano di cure domiciliari ADI o ADI – CP sono stati fatti transitare, in applicazione dell’articolo 21 della legge provinciale sulla tutela della salute, dall’area socioassistenziale all’area socio-sanitaria.
Con le deliberazioni n. 2617/2011 e n. 2996/2012 la Giunta provinciale ha approvato le Direttive provinciali anno 2012 e anno 2013 per la gestione dei Centri Diurni per anziani e del servizio SAD in ADI e ADI-CP.
Nelle Direttive anno 2013 è stata prevista la costituzione di un gruppo di lavoro con rappresentanti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari (d’ora in poi Azienda), degli enti gestori e delle Comunità per elaborare, in modo condiviso, un modello organizzativo – gestionale del servizio diurno con caratteristiche di appropriatezza, di equità territoriale e di accessibilità, nonché un modello di finanziamento maggiormente aderente alle caratteristiche qualitative e quantitative dell’assistenza erogata nei singoli Centri.
Il citato Gruppo ha approfondito vari aspetti:

  1. la distribuzione territoriale dei centri
  2. le caratteristiche strutturali
  3. le caratteristiche gestionali (orari, personale)
  4. l’analisi dei dati sulle presenze
  5. l’analisi dei profili degli utenti
  6. l’analisi dei costi di funzionamento.

In particolare, il mandato assegnato al Gruppo è stato quello di individuare un modello gestionale che permetta, a risorse invariate, di garantire un’assistenza appropriata rispetto ai profili di autonomia delle persone inserite nei Centri e di poter estendere l’assistenza diurna in modo più omogeneo su tutto il territorio provinciale, contribuendo così, in maniera concreta, ad attuare il principio delle domiciliarità dell’assistenza alle persone non autosufficienti, enunciato in tutti i documenti di programmazione sanitaria e socio-sanitaria della Provincia degli ultimi anni.

Tra gli elementi innovativi è stata prevista una nuova modalità di assistenza definita “servizio di presa in carico diurna continuativa” con l’obiettivo di assicurare, nei territori privi o carenti di tale servizio, l’attivazione di alcuni posti presso le RSA; nonchè la valorizzazione del volontario qualificato. Inoltre è stata completamente rivista la modalità di remunerazione del servizio, differenziandola anche in relazione alle tipologie di Centro e alle classi dimensionali.

L’applicazione del nuovo modello tariffario è graduale ed entrerà a regime nel 2016, in modo da permettere ai gestori un graduale avvicinamento alle caratteristiche gestionali ed organizzative previste.

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Cure palliative: modello organizzativo e potenziamento della rete di assistenza http://www.progettodomus.unict.it/cure-palliative-modello-organizzativo-e-potenziamento-della-rete-di-assistenza/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=cure-palliative-modello-organizzativo-e-potenziamento-della-rete-di-assistenza http://www.progettodomus.unict.it/cure-palliative-modello-organizzativo-e-potenziamento-della-rete-di-assistenza/#comments Sat, 08 Feb 2014 12:40:32 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/?p=218 L’assistenza ai pazienti in fase terminale ha assunto, da tempo, particolare rilevanza e ricevuto specifica attenzione attraverso interventi normativi e d’indirizzo finalizzati a promuovere le cure palliative.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha così definito le cure palliative: “l’assistenza attiva e globale ai pazienti la cui malattia di base non risponde più ai trattamenti curativi specifici; l’obiettivo delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile per i pazienti e per le loro famiglie; è fondamentale affrontare e controllare il dolore, gli altri sintomi soggettivi del paziente e le problematiche psicologiche, sociali e spirituali nel rispetto della dignità ed autonomia decisionale dei soggetti presi in carico ”
Secondo l’accezione così definita, le cure palliative devono farsi carico di alleviare il dolore e gli altri sintomi soggettivi che affliggono i pazienti, affrontare anche gli aspetti psicologici e sociali, prendersi cura non solo dei pazienti ma anche delle rispettive famiglie.
Secondo le raccomandazioni del Consiglio d’Europa, ogni persona in fase terminale ha il diritto di accedere (essere affidata) alle cure palliative.

Le patologie che più frequentemente presentano una fase terminale, tale da abbisognare di un intervento di tipo palliativo, sono quelle oncologiche – e le stime del bisogno di assistenza palliativa vengono solitamente calibrate sui dati relativi ai pazienti affetti da neoplasia – ma l’assistenza palliativa può essere indicata anche per altre forme patologiche, quali Aids, malattie cerebro e cardiovascolari, malattie del sistema nervoso centrale e dell’apparato respiratorio.

Va anche segnalato che, nella maggior parte delle esperienze, la reale richiesta d’accesso ai servizi di cure palliative risulta inferiore a quella epidemiologicamente prevedibile, in ragione delle alternative assistenziali possibili e disponibili (es. ricoveri ospedalieri) ancorché inappropriate a garantire la migliore qualità per la vita residua.

L’affermarsi del prefigurato nuovo approccio alla sofferenza ed alla morte ha bisogno di un nuovo atteggiamento culturale, di risorse umane, professionali e strutturali dedicate, di una formazione mirata a preparare operatori capaci e sensibili, di modelli organizzativi condivisi, partecipati ed efficienti.

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Enti Gestori ADI http://www.progettodomus.unict.it/enti-gestori-adi/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=enti-gestori-adi http://www.progettodomus.unict.it/enti-gestori-adi/#comments Thu, 06 Feb 2014 12:13:26 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/cms/?p=212 Le prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata sono erogate da unità di offerta socio sanitarie denominate Enti Gestori ADI che risultano abilitate all’esercizio e accreditate presso il Sistema Sanitario Regionale secondo i requisiti richiesti e regolati dalla DGR Regione Lombardia n. 3541 del 30 maggio 2012.

Elenco Enti Gestori ADI

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Domiciliarità http://www.progettodomus.unict.it/domiciliarita/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=domiciliarita http://www.progettodomus.unict.it/domiciliarita/#comments Thu, 06 Feb 2014 12:11:31 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/cms/?p=208 Il Servizio Domiciliarità gestisce la programmazione, il monitoraggio e il coordinamento delle cure domiciliari, condividendo con i Distretti Socio Sanitari e con gli Enti Gestori i percorsi di presa in carico.

Collabora con la Direzione del Dipartimento ASSI nella gestione dei processi di programmazione e organizzazione delle attività domiciliari.

Definisce le procedure operative per la valutazione multidimensionale del bisogno e per la presa in carico dei soggetti fragili attraverso il Case Management. Definisce le procedure per l’erogazione di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) mediante Voucher Socio Sanitario. Pianifica e coordina i progetti di sperimentazione promossi da Regione Lombardia nell’ambito delle cure domiciliari.

Articolo completo QUI
Fonte | ASL Regione Lombardia

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ADI – Cure Palliative http://www.progettodomus.unict.it/adi-cure-palliative/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=adi-cure-palliative http://www.progettodomus.unict.it/adi-cure-palliative/#comments Thu, 06 Feb 2014 12:04:39 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/cms/?p=201 L’ADI – Cure Palliative è rivolta ai pazienti in fase terminale affetti da patologie oncologiche e non, caratterizzate da rapida evolutività.

All’utente che necessita di Cure Palliative viene garantita a domicilio una adeguata assistenza specialistica attraverso una equipe composta da:

  • Medico palliatore;
  • Medico Specialista;
  • Infermiere;
  • Terapista della riabilitazione;
  • Personale Ausiliario socio assistenziale;
  • Psicologo.

Tale equipe garantisce in caso di necessità una reperibilità sanitaria sulle 24 ore, 7 giorni alla settimana.
L’assistenza si attiva previa richiesta del Medico di Medicina Generale/Pediatra di Famiglia, formulata su Ricettario Regionale,  che dovrà specificare la necessità di “ADI – Cure Palliative”.
Contestualmente il medico consegnerà all’utente l’elenco degli Enti Gestori accreditati  all’effettuazione  dell’ADI.

Si specifica che non tutti gli Enti Gestori sono accreditati per l’erogazione di ADI – Cure Palliative, pertanto occorre verificare nell’elenco gestori all’interno della sezione info.

L’utente/famiglia potrà contattare l’Ente Gestore telefonicamente, al fine di concordare tempi e modalità di presa in carico.

In riferimento alle modalità di erogazione delle prestazioni ADI – Cure Palliative si rimanda alla pagina ADI.

Per ulteriori informazioni l’utente può rivolgersi al personale dei Punti Fragilità Distrettuali

Visualizza le sedi 

Articolo completo QUI
Fonte | ASL Regione Lombardia

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L’ADI si rinnova, le procedure di accreditamento si semplificano http://www.progettodomus.unict.it/ladi-si-rinnova-le-procedure-di-accreditamento-si-semplificano/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=ladi-si-rinnova-le-procedure-di-accreditamento-si-semplificano http://www.progettodomus.unict.it/ladi-si-rinnova-le-procedure-di-accreditamento-si-semplificano/#comments Thu, 06 Feb 2014 11:59:52 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/cms/?p=198 L’ADI e il processo di semplificazione
Il processo in corso in questi anni è diretto principalmente alla semplificazione delle procedure in funzione di una maggiore efficienza del sistema. Con le nuove disposizioni si è voluto semplificare soprattutto l’iter in materia di esercizio, accreditamento, vigilanza e controllo delle unità di offerta sociosanitarie.

Le disposizioni riguardano prioritariamente:
- la semplificazione delle procedure per l’esercizio e l’accreditamento mediante la nuova Segnalazione certificata di inizio attività, la SCIA
- i requisiti richiesti sia ai rappresentanti legali che agli esercizi stessi
- il ruolo mantenuto dalla Regione di definire le regole di vigilanza e controllo con strumenti che assicurano il monitoraggio
- obblighi per tutte le unità d’offerta di assoggettarsi a vigilanza e controllo, mediante documentazione che facilita tale fase
- comportamenti omogenei delle ASL nell’esercizio della vigilanza e del controllo anche attraverso la ridefinizione di ruoli e responsabilità
- l’indicazione delle figure professionali coinvolte nelle diverse fasi del controllo, con le ASL tenute ad assicurare adeguate risorse di personale e strumentali per questa specifica attività
- maggior ruolo di coordinamento e raccordo da parte della Regione, anche mediante strumenti e moduli standardizzati, la revisione e l’aggiornamento degli oggetti da sottoporre a verifica, la condivisione e implementazione dei debiti informativi a carico delle singole unità d’offerta e delle ASL
- adeguata tutela del livello di soddisfazione della domanda, dell’appropriatezza e della congruità delle prestazioni, in forza del principio di centralità del cittadino.

Chi può offrire prestazioni ADI
Possono erogare prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) le unità che possiedono i requisiti richiesti regolati dalla delibera 3541 del 30 maggio 2012. I requisiti riguardano sia la persona giuridica del legale rappresentante sia l’esercizio, e sono di tipo strutturale, tecnologico, organizzativo e gestionale.

Come si segnala l’inizio dell’attività
I principi generali per l’avvio e l’accreditamento delle unità d’offerta della rete socio sanitaria sono fissati dalle leggi regionali n.3/2008 e n. 33/2009. L’abilitazione all’esercizio e l’accreditamento sono due fasi di validazione con l’obiettivo di garantire livelli essenziali e uniformi di assistenza, rispondenti agli standard qualitativi stabiliti dalle normative. sono previste attività di vigilanza e controllo per accertare se i requisiti previsti sono mantenuti,e per verificare l’appropriatezza delle prestazioni erogate nonché il corretto adempimento degli obblighi.

La Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA)
È il nuovo strumento che sostituisce la precedente denuncia di inizio attività. Chi possiede i requisiti richiesti provvede a presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) alla ASL di competenza. Se il soggetto gestore è interessato oltre che all’esercizio anche all’accreditamento dell’unità di offerta trasmette, insieme alla SCIA, la richiesta di accreditamento con l’apposita modulistica. In questo caso si parla di SCIA contestuale.

Chi si può accreditare, come e perché
L’accreditamento è un provvedimento amministrativo a favore di un soggetto giuridico per una determinata unità di offerta, che abilita ad erogare prestazioni per conto del servizio sociosanitario regionale.

L’accreditamento dà accesso al contratto e, quindi, alla remunerazione delle prestazioni da parte del sistema sociosanitario. L’accreditamento presuppone il possesso di requisiti ulteriori a quelli stabiliti per il semplice esercizio e in pratica implica un innalzamento dei livelli qualitativi di servizio. Per essere accreditata, l’unità d’offerta deve possedere requisiti strutturali, tecnologici, organizzativi e gestionali ulteriori rispetto a quelli minimi per il suo esercizio.

Ne consegue che:
- si può accreditare anche solo una parte dei posti che il soggetto gestisce o delle prestazioni che il soggetto esercita
- abilitazione e accreditamento sono relativi al soggetto gestore e all’unità di offerta da quest’ultimo in concreto esercitata
- se una persona giuridica gestisce più unità d’offerta, sono necessarie distinte SCIA di esercizio e, per ciascuna, un provvedimento specifico di accreditamento

Articolo completo QUI
Fonte | Regione Lombardia

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Decreto del Commissario ad Acta n. U0113 del 24/12/2012 “Programmi operativi 2011-2012″ – Assistenza Domiciliare – Approvazione dei documenti “Stima di prevalenza della popolazione eleggibile e dei posti per l’Assistenza Domiciliare Integrata nella Regione Lazio, per persone non autosufficienti, anche anziane” e “Omogeneizzazione delle Procedure e degli strumenti per l’ADI per persone non autosufficienti, anche anziane” http://www.progettodomus.unict.it/decreto-del-commissario-ad-acta-n-u0113-del-31122010-programmi-operativi-2011-20112-assistenza-domiciliare-approvazione-dei-documenti-stima-di-prevalenza-della-popolazione-eleggibile-e-de/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=decreto-del-commissario-ad-acta-n-u0113-del-31122010-programmi-operativi-2011-20112-assistenza-domiciliare-approvazione-dei-documenti-stima-di-prevalenza-della-popolazione-eleggibile-e-de http://www.progettodomus.unict.it/decreto-del-commissario-ad-acta-n-u0113-del-31122010-programmi-operativi-2011-20112-assistenza-domiciliare-approvazione-dei-documenti-stima-di-prevalenza-della-popolazione-eleggibile-e-de/#comments Thu, 06 Feb 2014 11:46:26 +0000 http://www.progettodomus.unict.it/cms/?p=191 Scarica il PDF del Decreto del Commissario ad Acta n. U0113 del 24/12/2012 “Programmi operativi 2011-20112″ – Assistenza Domiciliare – Approvazione dei documenti “Stima di prevalenza della popolazione eleggibile e dei posti per l’Assistenza Domiciliare Integrata nella Regione Lazio, per persone non autosufficienti, anche anziane” e “Omogeneizzazione delle Procedure e degli strumenti per l’ADI per persone non autosufficienti, anche anziane”

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